sabato 9 settembre 2006

Amarone in kit: la palla passa al ministero

Angelo Peretti
Oh, oh: la palla è al ministero. Lo apprendo da Vino Pigro, il wine blog della collega Elisabetta Tosi. Il caso è quello dell’Amarone fai da te, di cui ho parlato in due successivi interventi su InternetGourmet: sul web potete trovare dei kit messi in commercio da ditte canadesi e americane che promettono che sarete in grado di realizzare a casa vostra, in poche settimane, e con una spesa tutto sommato non enorme, una quindicina di litri d’Amarone, celebre rosso che dovrebb’esser fatto solo in Valpolicella.
Ebbene, Elisabetta ha saputo dal Consorzio di tutela del Valpolicella che della faccenda è stato investito, appunto, il ministero delle politiche agricole (si chiama ancora così, spero: è uno dei dicasteri che cambiano nome più spesso...).
È andata, mi pare d’aver capito, così: il Consorzio valpolicellese ha scritto alla Federdoc, e questa ha svolto le sue indagini. Ritengo che l’organismo che fa sintesi delle denominazioni italiche abbia capito che con gli strumenti disponibili non se ne esce, e dunque ha coinvolto l’unica entità in grado di intervenire, quella ministeriale, appunto.
Lo dice la stessa Federdoc in una missiva inviata al Consorzio di San Pietro in Cariano (riporto il testo così come l’ha pubblicato Elisabetta, ché io la lettera non l’ho vista): «Prendiamo atto della Vs. segnalazione di cui all'oggetto. Vi assicuriamo che la questione, a nostra conoscenza, è stata già opportunamente sottoposta all'attenzione degli organi istituzionali preposti. Riteniamo, a questo punto, di dover interessare direttamente il Ministro De Castro, tenuto conto che la faccenda si allarga e va a toccare sempre più il buon nome delle nostre Denominazioni».
Il commento? Lo lascio alle parole di Elisabetta Tosi e del suo Vino Pigro: «La buona notizia è che ora sarà l'autorità massima - in materia di agricoltura - a dover darsi una mossa (speriamo). Quella cattiva è che "i nostri" erano a conoscenza dell'esistenza di questi kit da tempo, e che la loro azione - qualsiasi essa sia stata - finora non ha sortito nessun effetto visibile. I kit sono sempre là, in vendita». Cosa dire di più?

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