lunedì 12 aprile 2004

Lunga vita all'Agnella

Angelo Peretti
Una cena di quelle che non avevo ricordi. L'ho fatta all'Agnella, trattoria di Valgatara, in parte alla strada che sale verso Marano, terra di Valpolicella. Andateci in tanti: posti così sono da tutelare meglio che il panda. Ultimi reperti delle osterie d'una volta. Di quando a mangiar fuori ci si andava per il battesimo e la cresima.
Mi ci ha portato Paolo Galvani, amico tipografo, a inizio aprile. Serata di poca gente, di partita (l'Inter che va a perdere in Francia). Sera da tuffo nel passato.
Sia detto forte e chiaro: il posto è brutto, il servizio fin troppo spartano. Il vino è meglio se te lo porti da casa (almeno quello capitato in tavola a me), i contorni sono da evitare. Ma il resto è da memoria viva. Ci torno: state certi.
Si entra e davanti c'è il bancone del bar: pochi liquori d'antan. Sulla destra, lo spaccio delle sigarette: le Celestine, soprattutto. Sulla sinistra la sala: dall'odore di fumo che ristagna, si direbbe che siano da poco finite le mescite di gòti e le partite a briscola. Il pavimento lo vorresti a casa tua: piastrelle di cemento colorato, anni Trenta-Quaranta. Di là, una salettina nuova, col marmo freddo in terra e affronti all'arte appesi alle pareti. Tovaglie bianche. Qui la cicca è vietata.
Luciano Castellani, sessantenne oste-cuoco-cameriere-patron, ti chiede cosa vuoi da mangiare. L'agnello, ovviamente: ci son venuto apposta. Qui lo si fa alla brace o in teglia. Scelgo la griglia. Intanto, l'antipasto: otto fette di salame contadino tagliate larghe un dito. Commoventi, con quel poco d'aglio che dà aroma senza farti puzzare il fiato. Poi le tagliatelle. Pasta fresca, grossa, rugosa, fatta apposta per trattenere un ragù che sa di domeniche in famiglia. Divorate. Finalmente l'agnello: da applauso. Più che costine, braciole. Larghe, tenere, succulenti. Dolce: una pastafrolla industriale (però più che accettabile), servita - vabbé - nella sua confezione di plastica.
Conto: 19 euro a testa, da pizzeria. Roba da stampare un bacio sulla fronte sudata del Luciano, che a star dietro ai fornelli l'ha imparato anni fa dalla mamma invalida.
L'augurio è che resista. Che l'Agnella abbia lunga, lunghissima vita.
Le coordinate. Trattoria Agnella, Località Agnella, Frazione Valgatara, Marano di Valpolicella. Telefono 045 7701794. Chiuso il mercoledì. Aperto dalle 8 del mattino fino a quando c'è gente. Coperti: trentacinque (prenotare se si va il fine settimana). Carte di credito: che cosa sono?

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